NON DI SOLA PAPPA
Piccole grandi idee da realizzare in casa
La cucina dei bambini
Questo oggetto può essere proposto ai bambini da circa 18 mesi,
indipendentemente dal sesso. In inverno la si tiene in casa,
possibilmente vicino alla cucina vera: si possono così dare ai
bambini alcune cose da “cuocere” nella loro cucina oppure mettere
pezzetti di cibo nelle loro pentoline. In estate se si ha un
giardino o una terrazza si può spostare fuori, così il gioco si
arricchisce enormemente con una serie di ingredienti interessanti
quali acqua, terra, foglie, sassolini ecc…
La cucina per i figli si può costruire da soli oppure acquistare,
l’importanza secondo me è mantenere un profilo di semplicità: i
giochi superaccessoriati (e le cucine non fanno eccezione) hanno
già tutto e non c’è più spazio per la fantasia, inoltre hanno una
manutenzione più complicata, in quanto è facile romperli o perdere
qualche pezzo.
Costruire la cucina da soli
Il modello di cucina da bambini più semplice ed economico consiste in
una robusta cassetta della frutta di legno rovesciata, con disegnati
due o più cerchi neri che fungeranno da fornelli. Volendo si può dipingere,
attaccarci sopra dei pomelli o quello che si vuole. Una alternativa meno
robusta ma velocissima da improvvisare è una scatola di cartone rovesciata.
Molti nonni e i papà, se opportunamente esortati, sanno costruire bellissime
cucinine di legno, con fornelli e un ripiano per appoggiare gli utensili.
Presto sarà disponibile un progetto per realizzare una cucina in legno.
Acquistare la cucina
In commercio si trovano oggi cucinine di legno o di plastica di varie fogge,
dimensioni e prezzi. Questa può essere un’alternativa, ma eviterei di spenderci
tanti soldi se non fossi proprio sicura che il mio bambino ci giocherà tanto
(o che a lui/lei seguiranno altri giocatori!) , anche perché a volte quando si
acquistano giochi costosi poi si diventa comprensibilmente ansiosi sull’uso che
ne fa il bambino, con la conseguenza che questo non si sente libero di giocare
come meglio crede senza sentirsi “il fiato addosso”.. Se si opta quindi per
comprare la cucinina, suggerisco di scegliere modelli semplici badando al
rapporto qualità prezzo. Nella mia esperienza suggerisco di evitare i modelli
di plastica perché, oltre ad essere un materiale inquinante, si può rompere
facilmente e diventare presto vecchia e brutta. Quando non serve più, smaltirla
comporta un ulteriore inquinamento. La cucina di legno più invecchia e più
diventa bella, se si rompe un pezzo si può riparare e gli stessi nonni e
papà possono di tanto in tanto ridare una tinteggiata o una mano di cera
d’api per rinfrescarla, ad esempio alla fine dell’estate, dopo una stagione
di uso in giardino o in terrazza. Inoltre, quando non serve più, si può
riciclare oppure bruciare nel camino.
Ovviamente, a caval donato (o riciclato) non si guarda in bocca quindi ben
vengano le cucine di seconda mano!