Tagli sicuri autosvezzamento – prima parte

Tagli sicuri e Autosvezzamento: sarà sicuro???

Comportamenti e tagli sicuri per minimizzare il rischio di soffocamento

Sempre più genitori si lasciano giustamente convincere dai molti vantaggi dell’autosvezzamento o alimentazione complementare guidata dal bambino: è il sistema più facile e piacevole per introdurre i cibi solidi e per abituare i piccoli alla dieta della famiglia. Questo approccio è centrato sul bambino e ne promuove l’autonomia e l’acquisizione di un sano senso di fame e sazietà. Libera i genitori da ansie e preoccupazioni sulle quantità di cibo che i bambini dovrebbero mangiare, e dal dover cucinare qualcosa di diverso per loro. Confrontarsi con cibi di forma e consistenza diversa, dà modo al bambino di esercitare e sviluppare la coordinazione e la muscolatura facciale. Molti studi inoltre indicano che offrire ai bambini gli stessi cibi mangiati dai genitori e coinvolgerli a tavola può favorire l’accettazione delle verdure e lo sviluppo di salutari abitudini alimentari – a patto che la famiglia abbia una dieta sana.

La maggior parte dei bambini, fin dai primi assaggi, preferiscono mangiare da soli piuttosto che essere imboccati, e questo è più facile con i cibi solidi che con le pappe. Talvolta i genitori hanno timore che con l’autosvezzamento siano maggiori i rischi di soffocamento, rispetto allo svezzamento classico a base di pappe semi-liquide in cui il bambino viene imboccato. In realtà, ad oggi non esistono studi che indicano che tale rischio sia superiore per i bambini che praticano l’autosvezzamento, mentre invece potrebbe essere proprio il bambino abituato a cibi semiliquidi che, una volta che introdurrà qualche cosa di solido in bocca, potrà avere più difficoltà a gestirlo.Tuttavia è importante e utile conoscere tutte le precauzioni da prendere affinchè l’autosvezzamento sia più possibile sicuro.

Cosa si intende per soffocamento? Con questo termine viene indicata l’ostruzione, parziale o totale, delle vie aeree da parte di un corpo estraneo, che può essere un pezzo di cibo.

I bambini nella fascia di età da 0 a 4 anni sono più vulnerabili sia perché devono ancora imparare a coordinare bene la masticazione con la deglutizione, sia perché la dentizione incompleta rende più difficile la masticazione, e infine perché le loro vie aeree hanno un lume ridotto e una forma conica, anziché cilindrica come quella degli adulti. Inoltre i bambini piccoli fanno fatica a mantenere la concentrazione e l’attenzione e quindi sono portati a fare più cose contemporaneamente.

Attenzione, quando un bambino mostra il riflesso del vomito (spalanca gli occhi tira fuori la lingua e ha dei conati) si parla di gagging e non di soffocamento: è un fenomeno normale e non occorre fare niente, avviene quando un bocconcino troppo grande arriva nella parte posteriore della bocca, ed è una forma di auto-protezione. Non a caso per i bambini piccoli il punto della lingua in cui il riflesso si attiva si trova più avanti, rispetto agli adulti. Il bambino che sta soffocando smette di respirare, diventa cianotico: in questo caso occorre praticare immediatamente le manovre di disostruzione pediatriche e chiamare il 118. In caso di ostruzione parziale, il bambino riesce a tossire e in questo caso non si fa niente se non chiamare il soccorso.

tagli sicuri paolanegri 2Minimizzare i rischi

L’adulto che si prende cura del bambino può fare molto per minimizzare il rischio di soffocamento, le precauzioni riguardano sia l’atteggiamento e le attenzioni da prendere durante i pasti, sia il tipo di cibo che si offre al bambino (in particolare la forma, la consistenza, la “scivolosità” e le dimensioni). Inoltre è molto importante conoscere le manovre di disostruzione pediatriche, sia quelle indicate per i lattanti sia quelle per i bambini più grandicelli: tutti ci auguriamo di non doverle mai usare, ma è proprio sapere come comportarsi, nel malaugurato caso di soffocamento, che può fare la differenza e salvare una vita.

PRECAUZIONI che riguardano i COMPORTAMENTI DA TENERE (o da evitare)

INIZIARE l’alimentazione complementare quando il bambino si mostra pronto per farlo e non prima

CREARE condizioni ottimali: il bambino sta seduto, in un ambiente tranquillo, rilassato e senza distrazioni, in modo che possa concentrarsi su quello che sta facendo.

NON OFFRIRE cibo al bambino se mostra chiaramente di non essere interessato in quel momento.

COINVOLGERE il bambino a tavola con noi, anche perché potrà imitarci nel fare bocconi piccoli, masticare bene, deglutire prima di prendere un altro boccone. Incoraggiare il bambino a non riempirsi troppo la bocca. Offrire al bambino pochi pezzi alla volta può essere utile a questo scopo, oltre che a sporcare di meno.

SUPERVISIONARE sempre e costantemente il bambino mentre mangia, mantenendo un atteggiamento vigile di basso profilo. Mantenere a tavola un clima calmo e sereno può aiutare noi e anche i bambini a concentrarsi su quello che si sta facendo in quel momento.

SOLO A TAVOLA E SENZA DISTRAZIONI fin dall’inizio. A tavola è il posto dove si mangia, e si mangia solo a tavola. Questa è una regola importante che oltre agli aspetti educativi ha anche importanza dal punto di vista della sicurezza. Quando non siamo a tavola (penso ai pic nic che con la buona stagione che arriva possono essere ottime occasioni di socializzazione e di svago all’aria aperta) possiamo comunque mantenere un atteggiamento volto a rendere il momento del cibo un tempo speciale in cui si fa solo quello.

IL RAPPORTO SPECIALE di conoscenza reciproca tra genitori e figli consente ai primi di capire i segnali del bambino anche se non sa parlare: se non ha più fame, se non ha voglia di stare a tavola, se è troppo stanco, come anche se preferisce bocconi solidi o cibi più morbidi… ogni bambino è un caso a sé e nessuno meglio dei genitori lo conosce e ne saprà interpretare i segnali.

ETA’: le abilità del bambino maturano molto in fretta dai circa 6 mesi (quando si inizia con i cibi complementari) a 1 anno e oltre. Sta a noi valutare le sue competenze nel tempo e capire quindi quali cibi è in grado di maneggiare e masticare via via che cresce.

A presto.

W LA PAPPA

Paola

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